Attitudine e metodo
Quando mi ritrovo ad analizzare il rendimento di singoli individui, o di gruppi, in ambito commerciale mi soffermo sempre su queste due grandi aree tematiche. Da un lato la parte attitudinale frutto di un influenzamento interno (ma anche esterno sia chiaro) e il metodo, cioè l’insieme dei processi appresi che influenzano appunto il rendimento.
Mi piace utilizzare la parola rendimento perché fa riflettere sul concetto di resa e investimento, cioè qualcosa di preparato, pensato in precedenza e rende meglio l’idea rispetto a “performance”.
L’attitudine di un soggetto è fortemente influenzata da vari fattori come l’educazione, le ambizioni, la motivazione, il contesto e gli obiettivi futuri (per citare i più importanti). L’insieme di questi aspetti determina in sostanza il “modo” in cui ci si comporta in specifici scenari, professionali in questo caso, e influisce molto nel modo in cui si è percepiti dagli altri. Il modo in cui veniamo percepiti dai nostri interlocutori determinerà positivamente o negativamente i risultati sperati.
Spesso mi capita di trovare soggetti preparati tecnicamente che approcciano le relazioni con un’attitudine non sufficiente, in questi casi bisogna lavorare sul modo in cui ci si approccia agli altri e rendere il tutto più funzionale.
Quando invece parliamo di metodo ci riferiamo al processo di una precisa attività e quindi all’insieme delle azioni che portano un soggetto ad applicare correttamente i passaggi di un piano operativo per ottenere poi l’obiettivo sperato.
In entrambi gli ambiti, che si parli di attitudine o di metodo si applicano i principi della psicologia. Dal punto di vista dell’attitudine importante potrebbe essere ristrutturare il modo in cui ci si approccia al lavoro, magari partendo dalle motivazioni personali per arrivare fino agli obiettivi più ambiziosi. Quando si parla di metodo di lavoro non dimentichiamo che spesso ricade in un ambito relazionale ed è vincolato alla capacità di essere trasmesso in modalità ecologiche, che rispettino quindi entrambi i soggetti coinvolti e che attivi le migliore risorse possibili nel soggetto ricevente.
Che si tratti di attitudine o di metodo la psicologia relazionale ricopre un ruolo sempre più importante nella quotidianità aziendale, soprattutto negli ambienti dove il “rendimento” è una necessità per le sfide di domani.