I conflitti, alla base di tutto c'è la relazione
La gestione dei conflitti all’interno dei confini aziendali sta diventando un vero e proprio lavoro, mansione che ricade spesso sui responsabili delle risorse umane o, nelle aziende di dimensione media o piccola, direttamente sulle spalle di imprenditori o responsabili di funzione.
È doverosa una distinzione tra contrasto e conflitto. Il primo è caratterizzato sostanzialmente da una buona relazione di base che diverge solo in un determinato aspetto o situazione. La qualità della relazione permette agli interlocutori di mantenere il disaccordo entro i confini del rispetto e del mutuo sostegno.
Il conflitto ha invece caratteristiche distinte perché alla base c’è una bassa o pessima qualità della relazione. Il mix può quindi essere esplosivo, il motivo del reale disaccordo passa in secondo piano perché ad innescare il tutto è spesso la bassa intesa tra gli interlocutori.
Possono essere quindi anche futili i motivi di un conflitto e spesso vengono utilizzati per “risolvere” ciò che in realtà non va, la relazione. Purtroppo ricadono poi in veri e proprio sfoghi dell’Ego che tendono alla prevaricazione e alla sottomissione.
La grossa differenza tra contrasto e conflitto è data quindi dalla qualità della relazione, ma cosa porta a queste relazioni distanti nel mondo aziendale?
Le motivazioni possono essere molteplici ma possiamo come minimo citare i principali indiziati. Lo stile comunicativo da sempre crea grande incomprensioni, non capirsi o fraintendere i colleghi porta sempre a sviluppare percezioni distorte della realtà, che facciamo poi avverare nei fatti. Ruoli non chiari e definiti creano ulteriori spunti di attrito, la colpa comincia a ricadere sugli altri e cominciamo a vedere il prossimo come poco incline a rispettare le regole. Climi aziendali stressanti possono acuire comportamenti aggressivi e questo porta comunque i membri del team ad allontanarsi e percepire gli altri come rivali all’interno dello stesso gruppo.
Potrei citare altri casi che possono alimentare cattive relazioni ma mi preme sottolineare che tutto questo avviene sempre sotto la responsabilità dei leader. Spetta a loro sia il creare un ambiente il più possibile preposto alla collaborazione ma anche la gestione, qualora ce ne fosse il bisogno, di un conflitto interno.
I conflitti indeboliscono la struttura del gruppo e rallentano i processi aziendali, il massimo è prevenirli, il minimo è gestirli sul nascere e risolverli al più presto.