Il COME è più importante del COSA

 
 

Gli assiomi della comunicazione sono 5, non li citerò tutti ma diciamo che il primo rende l’idea della loro importanza: è impossibile non comunicare. Riflettendo su questa affermazione comprenderete quanto sia assolutamente vera e quanto sia fondamentale per noi essere umani comprendere la comunicazione.

Non mi spiego tutt’oggi come possa non essere inclusa nelle materie fondamentali da apprendere durante l’infanzia e l’adolescenza, se pensiamo che la qualità delle nostre relazioni è proporzionata al nostro livello di comunicazione davvero fatico a lasciare “esclusa” questa materia dagli insegnamenti fondamentali. Un famoso psicologo asserisce che ogni fallimento di relazione è un fallimento di comunicazione, come non essere d’accordo con quanto detto, ed è proprio qui che vorrei sottolineare un concetto fondamentale della comunicazione. Probabilmente lo inserirei negli assiomi della comunicazione ma mi accontento di poterne parlare qui e nei miei corsi di formazione: il come (comunichiamo) è più importante del cosa (comunichiamo).

Numerosi studi ormai hanno dimostrato quanto la parte non verbale e paraverbale impatti nella nostra comunicazione, percentuali bulgare ci fanno intendere che molto spesso sono le espressioni del volto, il tono della voce, il linguaggio del corpo e la postura a far percepire i messaggi ai nostri interlocutori. Una celata aggressività passa da tutti questi aspetti, anche se il peso delle parole contenesse un basso livello di pericolosità. Gli esseri umani sono ricettivi di come viene loro comunicato un messaggio e da qui mi collego ad un altro assioma della comunicazione: in ogni messaggio c’è un livello di contenuto e uno di relazione. Gli individui traducono quanto recepiscono in qualità relazionale, l’interpretazione del messaggio funge da valorizzatore, in negativo o positivo, di quanto recepito.

I grandi comunicatori hanno appreso questi insegnamenti e li applicano quotidianamente, non si fanno imbrigliare dalle emozioni e sono consci che la loro comunicazione è il driver che costruisce tutte le loro relazioni. Hanno compreso un altro grande insegnamento: le intenzioni (comunicative) non contano, è il risultato di quanto compreso che conta. Possiamo avere le migliori intenzioni nei confronti dei nostri riceventi ma se comunichiamo in un modo errato e viene percepito qualcosa di diverso la responsabilità è nostra.

Sopratutto chi ha l’onore e l’onere di avere ruoli di leadership deve essere accorto nel modo in cui comunica, troppo semplice è a volte trincerarsi dietro la comodità del “ruolo” per non rispettare questo aspetto fondamentale della comunicazione. Un leader non dovrebbe mai usare la propria autorità per comunicare, o arrivare a dare ordini, il comando e la coercizione sono l’ultima spiaggia di un leader.

Per queste ragioni dobbiamo sforzarci di trovare sempre il giusto modo di comunicare con gli altri, un modo che mantenga intatta la relazione, che rispetti ruoli e posizioni.

Comunicare significa connettersi agli altri, se lo facciamo in una modalità positiva, saremo circondati di relazioni sane e solide che renderanno la nostra vita semplicemente migliore.

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