Il fallimento è, e rimane, un concetto prettamente umano

Nel mondo degli affari e delle vendite in generale una delle più grandi paure che affligge tutti noi è quella del fallimento, termine chiaro al mondo intero ma assente dalla prospettiva naturale del mondo.

 
 

Con questa frase intendo dire che se pensiamo al fallimento e al suo significato non è praticamente riscontrabile la sua presenza in natura. Nel mondo animale e faunistico questo concetto non sembra trovare alcuna collocazione, ne deriva che la sua nascita è strettamente correlata alla presenza e al pensiero dell’essere umano.

Se consideriamo l’alto impatto che questa concezione ha su tutti noi dovremo anche riflettere che lo stesso è e rimane uno scenario strettamente legato al nostro modo di pensare e di vedere il mondo. Ogni significato che diamo a questa parola, legandola alle nostre performance, dovrebbe essere sempre e comunque una valutazione soggettiva e non oggettiva. Siamo noi stessi a definire i nostri fallimenti e a considerarli tali. Se sostituissimo ogni rendimento ottenuto dopo una prestazione semplicemente con la parola “risultato” forse potremmo alleggerire il peso di quando ci vediamo affranti a dovere assumerci le responsabilità di quanto ottenuto.

Napoleon Hill sosteneva che dietro ogni fallimento o crisi nasce il seme di un’opportunità. La veridicità di questa frase sta nella parola “seme”, nel senso che non ci arriva già pronta da cogliere ma sta a noi e alla nostra capacità di cambiare la prospettiva con cui guardiamo a quelli che sono i nostri fallimenti, o per meglio dire, i nostri risultati vedendoci sempre qualcosa di positivo da cui poter ripartire e crescere.

Indietro
Indietro

Il segreto delle vendite: vendi te stesso

Avanti
Avanti

Strategia vs gestione delle risorse