La Leadership a corrente alternata non funziona
La Leadership ricopre oggigiorno un tema importante nel mondo aziendale, è assolutamente centrale a qualsiasi attività fatta da più persone. Ammetto che c’è una grande carenza di leader nel mondo aziendale, non solo nel panorama italiano ma anche in quello internazionale.
Mi ritrovo spesso ad affrontare questi temi nelle aziende e l’argomento è spinoso, la leadership purtroppo prevede una grande dedizione verso il prossimo e questo molto spesso non funziona sempre al 100%. Considero però positivi molti buoni intenti da parte di manager e imprenditori, tante decisioni per il bene del gruppo vengono prese poi però cadono nella trappola della costanza. Essere un leader oggi significa esserlo sempre, in ogni circostanza, in ogni situazione e soprattutto quando si è stanchi e provati, quelli sono i momenti più pericolosi dove la nostra costanza nel mantenere un comportamento idoneo viene messa a dura prova. Il leader è sotto il riflettore tutti i giorni, deve incarnare la propria stessa cultura aziendale, deve essere da esempio al gruppo di quali sono i comportamenti migliori, deve ispirare i propri collaboratori al miglioramento continuo e questa sua attitudine non può interrompersi. Se si è stanchi o emotivamente non in controllo è meglio salutare tutti ed andare a casa piuttosto di rispondere male a qualcuno o di prendere una decisone sbagliata. Avere 9 buoni atteggiamenti da leader e poi sbagliarne uno ci mette in difficoltà, purtroppo i nostri collaboratori sono pronti a evidenziare proprio quell’unica pecca, ecco che avere una leadership a corrente alternata può essere rischioso.
Essere leader oggi non è semplice, anzi è probabilmente la cosa più complessa che il mondo aziendale richiede, con questo non voglio dire che non ci potremo mai sbagliare, anzi sarà funzionale alla nostra crescita ma mi sento di dire che oggi la vera chiave di un leader resta la calma, la pazienza e il rispetto verso gli altri. A questi pilastri dobbiamo aggiungere altre caratteristiche come un’autentica inclinazione a volere il meglio per i nostri collaboratori, una comunicazione assertiva ed un ascolto attivo (cito le cose più importanti ma ce ne sono altre) ma credo davvero che in situazioni di pressione o di stress le prime 3 caratteristiche menzionate ci aiutino davvero a non fare danni con gli altri.
Essere un buon leader oggi può fare la differenza tra successo o insuccesso, le aziende sono società, fatte quindi di persone dove vigono regole sociali e coloro che guidano un gruppo di persone hanno la necessità di ispirare e guidare con la massima calma e comprensione verso gli altri. I leader a metà oggi avranno vita difficile perché i nostri collaboratori, soprattutto dopo il Covid sono diventati molto più esigenti nei confronti del loro ambiente di lavoro.
Mettete al centro le persone, cercate di farle crescere con autenticità e loro, di conseguenza, vi aiuteranno a crescere come leader e come essere umani.