La timidezza nella vendita ha vita breve
Nell’ultimo articolo ho parlato di coloro che pongono un’eccessiva determinazione nel raggiungimento di obiettivi di vendita nei confronti dei propri clienti, rischiando così di compromettere i risultati ma soprattutto la relazione. Oggi vorrei fare un salto esattamente nel lato opposto, parlando di chi invece ha un’eccessiva timidezza nell’affrontare la professione di venditore.
Il lavoro del venditore spesso affascina per i tanti lati positivi che sembra detenere, dall’avere orari flessibili al non dover stare davanti ad un computer per giornate intere ma non è tutto oro ciò che luccica.
Il mondo delle vendite ha bisogno di un elevato numero di professionisti che purtroppo non esiste sul mercato, molti si avvicinano a questo lavoro per mancanza di alternative correndo il rischio di vivere un’esperienza lavorativa logorante e spiacevole.
Costruire relazioni con clienti implica un enorme slancio verso il prossimo, e questo “salto” che facciamo per stringere nuovi rapporti necessità di una grande base di sicurezza interiore che deve necessariamente essere percepita dagli altri. Comprare qualcosa da uno “sconosciuto” implica la creazione di una base di fiducia che deve trovare origine proprio da noi stessi. Ho affiancato molte volte persone troppo introverse e timide, soggetti che trasmettevano purtroppo la loro insicurezza in qualsiasi parola e termine utilizzato.
È complesso riuscire in pochi minuti ad entrare nelle grazie di qualcuno che non ci conosce bene, chiunque si senta “scomodo” nell’interagire con potenziali clienti dovrebbe fare una profonda riflessione sul proprio lavoro, dovrebbe porsi una semplice domanda: è questo il lavoro che fa per me?
Molte persone si fanno condizionare da proprie idealizzazioni sul proprio lavoro di venditore, proiettano interiormente una visione di un lavoro ideale ma purtroppo nella realtà si trasforma in qualcosa di difficile, che diventa giorno dopo giorno sempre più complicato. Nascono così poi molte scuse, molte ragioni per cui non si riesce a vendere tentando di salvare la nostra autostima da una cruda verità, questo lavoro non è per noi. Dirsi questa frase non è un fallimento, anzi, è il riconoscimento di un proprio limite, per lo meno attuale. Si può quindi acquisire più sicurezza in noi stessi? Si certo, ma dobbiamo avere forti motivazioni e riuscire a fare una grande lavoro su noi stessi.
Le persone in generale, e quindi anche i nostri clienti, sono attratte da coloro che trasmettono sicurezza, se non dovessimo essere percepiti come soggetti sicuri in cui riporre fiducia non riusciremo a instaurare relazioni funzionali ai nostri obiettivi.
C’è una bella notizia però, non siamo insicuri in ogni cosa che facciamo, ci sono sicuramente ambiti e lavori in cui ci sentiamo più a nostro agio, bisogna sviluppare una consapevolezza sufficiente a far si che il nostro Io interiore trovi semplicemente il suo posto nel mondo. Buona ricerca.