Le scale come metrica di attitudine
Mi capita spesso di essere in aeroporto per qualche viaggio di lavoro e vivo sempre sempre questa scena che è oramai un classico nella mia mente. Arrivo davanti a due scale che portano ad un piano superiore e ci sono un paio di possibilità: una scala mobile e una scala classica, dove gli scalini li devi fare tu.
Ecco, di fronte a queste due vie apparentemente diverse che portano allo stesso punto vedo sempre la stessa immagine, le scale automatiche piene mentre le povere e vecchie scale vuote. Chiaramente chi ha bagagli al seguito prende la scala meno faticosa ed è umanamente comprensibile ma almeno la metà dei passeggeri ha al massimo uno zaino. Allora perché le scale classiche sono sempre vuote? Dopo tanti anni mi sono dato una risposta e credo sia quasi culturale ed intrinseca nella nostra attuale società moderna.
Non c’è più, o meglio è in drastico calo, la pazienza, cioè quella sana voglia di guadagnarsi qualcosa. La nostra società ha cambiato ritmi, ora è tutto più rapido, siamo in una fase dove oramai è il “tutto e subito” che prevale qualsiasi su logica di sacrificio e di impegno. Il "fare meno fatica” o scegliere la via più breve per arrivare agli obiettivi è divenuta oggi una modalità su cui quasi tutto si basa.
Questa dinamica, che coinvolge la pazienza e il sacrificio, si riflette anche nel mondo del lavoro dove le persone vogliono apprendere rapidamente, vogliono crescere rapidamente, sta diminuendo la propensione e la comprensione che per raggiungere traguardi importanti ci vuole tempo, bisogna tirar su le maniche, lavorare tanto, su noi stessi e sulle nostre competenze.
Non è raro sentirmi chiedere da alcuni imprenditori “Quanto tempo ci vuole per formarli? Ce la facciamo in 2 giornate?”. Sarebbe come pretendere di avere addominali perfetti in due pomeriggi in palestra. Spero sia chiaro il messaggio che per crescere e sviluppare nuove competenze servono almeno 2 ingredienti fondamentali (dopo la motivazione): la pazienza e il sacrificio.
Perpetuare scelte che ci portano a scorciatoie alla fine diventano strade più lunghe, molto spesso senza fine perché cadiamo un una trappola psicologica dove ci sentiamo ingannati da una mondo che ci vuole far credere che il “tutto e subito” a noi non si applica. Vi svelo un segreto, non si applica a nessuno.
Ho però una buona notizia, a volte li vedo, con i loro volti concentrati e determinati mentre salgono le scale, ci sono individui disposti ad avere pazienza e predisposti al sacrificio, basta solo avere un po’ di pazienza per trovarli, ma esistono.
Se dovete fare dei colloqui fateli in cima a 2 scale così, non avrei dubbi su chi scegliere, senza porre nessuna domanda, dopotutto l’attitudine di una persona si vede anche nelle piccole cose.