Staccare per performance da “distacco”

Dopo una prima parte dell’anno costellata da tanti impegni, arriva per tutti, o quasi, il momento di "staccare” per un po’ dalla nostra complessa attualità. Chi vive i contesti aziendali si ritrova spesso immerso in un turbinio di emozioni dovute a pressioni, interne o esterne, obiettivi e standard di performance sempre ai massimi livelli.

 
 

Questo periodo dell’anno dovrebbe essere utile a sconnettere la mente dalle proprie professioni ed essere funzionale a ricaricare le batterie, ma è sempre così?

Ci ritroviamo molto spesso intrappolati in questa sorta di paradosso delle vacanze, dove se non riposiamo la mente per queste 2 settimane ci ritroveremmo ad affrontare l’avvio di settembre ancora più stanchi. Sono tanti i fattori e le variabili che concorrono alla riuscita o al fallimento dell’operazione relax, vediamone alcuni.

Ai primi posti troviamo il fattore aspettativa, idealizziamo così tanto questo periodo da ritrovarci poi a vivere momenti al di sotto di quanto sperato aumentando considerevolmente lo stress in un periodo che dovrebbe esserne quanto meno privo.

Potremmo anche ritrovarci nella vacanza “trappola”, un viaggio che prende il nome a tutti gli effetti di qualcosa di rilassante ma si riempie poi di faticosi spostamenti, attività impegnative che portano comunque la mente ad essere molto occupata. Chiaramente dipende dal tipo di lavoro che si svolge ed è assolutamente soggettivo, ma anche i migliori intenti possono rilevarsi poi dei veri e propri scivoloni.

Anche le compagnie sbagliate potrebbero far si che il livello di stress aumenti ai massimi, in questi periodi le vacanze sono spesso condivise con amici e parenti, fate in modo che la vostra compagnia sia assolutamente di valore, a volte sbagliare i compagni di viaggio può compromettere la vostra tranquillità.

Potremo continuare con questo elenco, la verità è che per chi tiene al proprio lavoro “staccare” è spesso difficile, non sentitevi in colpa se ogni tanto la vostra mente va ai vostri progetti o alle sfide che vi aspettano alla ripresa, significa solo che siete appassionati e che il vostro quotidiano vi appaga. Diverso sarebbe se sentite un senso di repulsione o la cosiddetta “morsa al petto” al pensiero di tornare al lavoro, se così fosse forse la vacanza non basterà, forse avete bisogno di un cambio vero e proprio. In entrambi i casi abbiate cura di voi stessi, dopotutto siete la persona più importante per voi, anche se a volte questo concetto lo dimentichiamo per anni, e ci torna in mente solo quando è troppo tardi.

BUONE VACANZE

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